Il Consiglio Comunale è l’organo delegato a rappresentare la volontà degli elettori rappresentando i rapporti di forza usciti dalle elezioni comunali. Il suo ruolo è di proposta, consiglio e indirizzo dell’operato del sindaco e della giunta. Con le proposte dell’Amministrazione comunale di Vignola, il ruolo del Consiglio Comunale sarà ancora più centrale nel rapporto tra cittadini e istituzioni, diventando un organo ancora più rappresentativo delle volontà della cittadinanza. Vediamo con quali modalità e strumenti.
Consiglio Comunale aperto: cittadini più presenti nelle decisioni dell’assemblea
Al Consiglio Comunale in seduta aperta possono prendere parte i cittadini. Nessuna novità rispetto a quello ordinario (che è sempre e comunque pubblico), ma la vera differenza sta nel ruolo svolto dai cittadini stessi: da semplice uditorio ad assemblea con diritto di parola. La seduta aperta può essere convocata qualora all’ordine del giorno vengano iscritti temi di particolare interesse politico e sociale. La convocazione del Consiglio Comunale aperto può avvenire:
- su iniziativa del Presidente del Consiglio, di sua iniziativa e sentita la conferenza dei capigruppo;
- su richiesta di almeno 1/3 dei consiglieri o del sindaco;
- su richiesta di almeno 50 residenti.
Come detto, a queste sedute i cittadini possono intervenire per esprimere pareri per indirizzare e orientare il voto del Consiglio. Il voto spetta ai soli consiglieri, ma lo strumento è comunque efficace, specialmente se la seduta è stata richiesta da un gruppo di cittadini, che avrà così modo di illustrare le proprie proposte. Ai cittadini può essere richiesto un voto consultivo prima della votazione ufficiale del Consiglio.
Per approfondire, leggi alcuni esempi di consiglio comunali aperti già attivi in diversi comuni italiani.
Iniziativa popolare a voto consiliare: porta la tua proposta in Consiglio Comunale
Un altro interessante strumento che l’Amministrazione si propone di inserire è l’iniziativa popolare a voto consiliare, ovvero la possibilità per i cittadini di promuovere la presentazione di un atto amministrativo da sottoporre al parere del Consiglio Comunale. I promotori di questa iniziativa devono costituirsi in un comitato di non meno di 20 cittadini con diritto di voto, e raccogliere almeno 250 firme di cittadini elettori a sostegno della proposta in massimo 90 giorni. Il comitato è tenuto alla massima trasparenza nel proprio operato, anche per quanto riguarda i movimenti di denaro a sostegno dell’iniziativa, pena la decadenza dell’iniziativa stessa.
Una volta raccolte le firme, la proposta viene discussa nel primo Consiglio Comunale utile, e comunque non oltre 3 mesi dal deposito dell’iniziativa sottoscritta dai cittadini.
Due strumenti per rendere la principale assemblea cittadina un organo al quale non limitarsi a delegare le decisioni rinnovandolo ogni 5 anni con le elezioni, ma un luogo che accoglie ed elabora proposte che vengono direttamente dalla cittadinanza. Un Consiglio Comunale davvero aperto al contributo dei cittadini.